L'aveva visto in un Museo, o forse su un libro. Aria fiera e piglio aristocratico, il dipinto raffigurava un nobile del Rinascimento: un certo Ser Jacopone. Ma Jacopone no, troppo "importante", meglio Jacopo! "Ser Jacopo: ci chiameremo così". Era il 1981 o il 1982. Giancarlo Guidi, a circa 38 anni, era a uno degli snodi della sua vita. Nato a Pesaro (Italia centrale) alla fine della guerra, aveva due grandi passioni: la pipa, che aveva scoperto a 16 anni, l'espressione creativa in tutte le sue forme. Aveva studiato all'Istituto d'Arte Ferruccio Mengaroni, fortemente orientato alle arti applicate, fiore all'occhiello della sua città. Aveva fatto poi esperienza nel campo delle ceramiche delle maioliche e degli smalti, nei quali Pesaro vanta una secolare tradizione; ma presto si era accorto che, per lui, la più autentica forma di creatività scaturiva proprio da quelle pipe che con tanta passione "frequentava" nei momenti di relax...continua