Per fare in modo che la nostra pipa resti performante, in buona salute e priva di cattivi odori è opportuno dedicarle una valida, seppur poco impegnativa, pulizia. L’ideale è che tale piccolo accorgimento avvenga con abitudinaria regolarità, meglio se alla fine di ogni singola fumata. Ma niente paura, si tratta di un’operazione di manutenzione semplice e veloce: sarà sufficiente affidarsi ad uno scovolino di buona qualità.
Per nostra fortuna il mercato offre una vastissima scelta di nettapipe e sta dunque al fumatore sceglierne la miglior tipologia in base alle proprie preferenze ed esigenze. Bisogna però porre attenzione su due aspetti fondamentali per far si che un semplice scovolino possa definirsi di qualità: innanzitutto dovrà avere al suo interno una buona anima in metallo, con un’adeguata resistenza e che quindi non tenda a piegarsi accidentalmente durante le fasi d’utilizzo; secondo elemento è la validità del materiale assorbente il quale dovrà essere in grado di svolgere il suo lavoro senza rilasciare fastidiosissime fibre all’interno del bocchino e del cannello (in alcuni casi creando addirittura dei “tappi” nella foratura).
Possiamo individuare tre tipologie fondamentali di scovolini:
ASSORBENTI: Sono gli scovolini consigliati per un uso prettamente quotidiano. Sono realizzati interamente in cotone e se ne consiglia l’uso alla fine di ogni fumata (o durante, se necessario) per la pulizia del condotto cannello/bocchino e per quella del fornello.
ABRASIVI: Lo scovolino di tipo abrasivo è costituito da una giusta combinazione di cotone e filamenti di nylon.Sarà proprio la presenza di quest’ultimo materiale a garantire una maggiore efficacia durante l’utilizzo. L’impiego del nettapipe abrasivo è da consigliarsi nelle fasi di manutenzione “straordinaria”, cioè quelle più saltuarie e approfondite.
DUPLEX: La loro peculiarità è quella di essere per metà assorbenti... E per metà abrasivi. Sono immediatamente riconoscibili per via della loro doppia colorazione: blu ad una estremità (la parte abrasiva) e bianca in quella opposta (la parte assorbente). Per il loro impiego vale quanto già detto in precedenza per gli scovolini assorbenti e per quelli abrasivi.
Altro aspetto da tenere in considerazione è la forma dello scovolino la quale, a seconda delle modellistiche, può essere “standard” o “conica”.
La prima tipologia è quella che potremmo definire classica e più diffusa: la sua forma sarà lineare e regolare in tutta la sua lunghezza.
La seconda invece tenderà ad allargarsi, restituendoci la silhouette tipica di un cono, per aderire più facilmente alle pareti della foratura e svolgere al meglio la sua funzione.
La lunghezza degli scovolini è più o meno similare per tutte le varie marche e tipologie, faranno eccezione quelli dedicati alle churchwarden: estremamente lunghi e realizzati appositamente per questa tipologia di pipe.