Siamo entusiasti di condividere con voi un articolo speciale che ci presenta una iniziativa unica nel suo genere: l'Accademia della Pipa. Questo straordinario luogo rappresenta il cuore pulsante dell'arte della pipa, dove artigiani esperti condividono il loro prezioso sapere con altri artigiani per perfezionare la loro abilità e passione. Al Pascià selezionerà e presenterà le migliori creazioni che prenderanno forma dai vari artigiani che partecipano all'iniziativa. Buona lettura.
Al Pascia'
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La denominazione è altisonante, Accademia della Pipa, e i ruoli al suo interno pretenziosi, Mastri e allievi.
Tuttavia non si tratta di alterigia, piuttosto della volontà di comunicare, già dalla denominazione, serietà e rigore. I ruoli, invece, sono mutuati dal modello organizzativo delle antiche botteghe artigiane, dove Mastri e allievi si identificavano sulla base delle abilità e delle conoscenze accumulate negli anni di lavoro.
L’Accademia della Pipa nasce nel 2020, l’anno della grande Pandemia. Tra il blocco delle attività non essenziali e il confinamento in casa, quattro pipemakers di lunga data, con diverse esperienze in campo internazionale (“Mimmo” Romeo, Gabriele Dal Fiume, Davide Iafisco e Gioacchino Sauro) trovano finalmente il tempo di concretizzare un’idea che frulla nelle loro teste da tanto tempo.
Ognuno di essi si era già trovato ad accogliere giovani aspiranti pipemakers nei propri laboratori, eppure si trattava sempre di esperienze frammentarie e, nella maggior parte dei casi, improduttive. Durante lunghe discussioni i quattro si erano più volte chiesti se si potesse fare qualcosa per alzare il livello della produzione delle pipe artigianali italiane. Non solo, bisognava anche trovare il modo di “proteggere” i giovani promettenti dalle insidie di un mercato sempre più competitivo e variegato, che tanti di loro aveva già bruciato in passato.
Ad ogni confronto si faceva sempre più chiara la necessità di creare uno spazio dove artigiani anziani, con esperienza nella tecnica costruttiva dell’high grade, potessero seguire giovani promettenti prima che si perdessero nel labirinto illusorio dei social. Per fare questo bisognava costruire una struttura con i canoni della “scuola” ma che non fosse costretta dentro i paletti delle organizzazioni burocratizzate. Ma soprattutto bisognava mettere al primo posto l’etica dell’artigiano, fare le cose per il piacere di farle bene e trasmettere gratuitamente il proprio sapere a chi avesse dimostrato di meritarlo.
Ogni Mastro vi portò dentro i ragazzi che seguiva, e così nacque l’Accademia della Pipa che, per evitare ogni tipo di burocratizzazione, optò per la formula della “Libera Associazione”.
La Carta dei Valori dell’Accademia è un vero e proprio Manifesto etico. Ecco la prima pagina:
La pipa è un manufatto simbolico, portatore di un modo di intendere la vita. Per questo, i pipai non sono solo artigiani ma anche costruttori di pace, giacché la pipa è rappresentazione di serenità, lentezza, meditazione, applicazione, passione, piacere.
Agli artigiani aderenti all’Accademia sta a cuore il lavoro ben fatto per se stesso. Pur svolgendo un’attività pratica, il loro lavoro è semplicemente un mezzo per raggiungere un fine di un altro ordine: mettere un impegno personale nelle cose che si fanno.
La cultura della pipa italiana nasce dal genio e l’operosità della manifattura in serie. Nella piena coscienza di questo, l’Accademia ritiene che sia necessaria un’evoluzione stilistica e qualitativa. Per questo, l’Accademia ritiene sia arrivato il momento di valorizzare al massimo i costruttori di pezzi unici di alta qualità, coloro che operano secondo i dettami del cosiddetto high grade.
Manifattura e high grade non sono in concorrenza tra loro. Le due entità appartengono a un fronte unico, nel rispetto delle reciproche diversità e perfettamente in grado di misurarsi alla pari con le scuole delle altre nazioni.
Per ogni membro appartenente all’Accademia, la perfezione costruttiva e l’alta qualità dei materiali è un modus vivendi, perché ogni pipa è un pezzo unico ed è espressione dell’artigiano che l’ha costruita.
L’Accademia si adopererà perché i fumatori conoscano e imparino ad apprezzare la qualità di una pipa high grade, e i dealers diventino consapevoli che promuovere tali prodotti ne eleva la funzione.
Sperimentare nuovi shapes e processi costruttivi è un esercizio di libertà creativa, purché espressione di un percorso mentale consapevole. La sinergia con il mondo dell’arte è necessaria ad ampliare la cultura e gli orizzonti stilistici di ogni artigiano.
Il mercato delle pipe è un mercato di nicchia. Per questo motivo, chi costruisce pipe high grade non è mai in concorrenza con un collega artigiano, bensì in sinergia. Tra di essi vige il rispetto reciproco e la correttezza commerciale, nell’ottica del libero dialogo come occasione di crescita individuale.
La trasmissione gratuita della conoscenza è una forma di donazione e amore, lo scambio di competenze è crescita.
Garantire un futuro al mondo della pipa non può prescindere dall’individuazione, la formazione e la promozione di giovani talenti. L’Accademia si pone come obiettivo principale quello di creare una Scuola italiana dell’high grade.
L’attività didattica si tiene sulla piattaforma ZOOM attraverso lezioni prettamente tecniche, ma che spesso toccano anche il mondo dell’arte, del design, del marketing e della ricerca sui materiali.
Gli Allievi visitano regolarmente i laboratori dei Mastri dove si organizzano workshop o semplici valutazioni dei progressi fatti. Uno spazio chiuso sulla piattaforma Facebook ospita i filmati delle lezioni e un notevole numero di documenti tecnici di approfondimento sulle buone pratiche di laboratorio.
Uno dei punti forti che l’Accademia vuole sviluppare in futuro è l’apertura alle altre scuole internazionali e a maestri stranieri di grande fama. Ad oggi, hanno aderito all’Accademia i maestri Eder Mathias e Wojtech Pastuch, i quali, ogni volta che possono, partecipano alle sessioni su Zoom.
L’Accademia è partner del Pipa Club Italia e gemellata con la Confreire des Maitres Pipier de Saint Claude.
I Mastri dell’Accademia ci tengono a sottolineare che per loro Scuola non significa appiattimento stilistico, piuttosto, è imperativo preservare lo stile personale di ogni membro. Fantasia e creatività sono per l’Accademia risorse soggettive che mai devono essere spente o frustrate, per questo i Mastri non giudicano mai gli shapes scelti dagli allievi, quanto la precisione tecnica delle forature, delle finiture, e il rispetto dei concetti di armonia e pulizia delle linee.
Alla data del 15 maggio 2023, gli allievi aderenti all’Accademia sono 23.
Accademia della Pipa