Il secondo giorno l'esercito era già in Sackville Street: obiettivo principale il General Post Office, quartier generale degli insorti ma la zona degli scontri era ben più ampia. In una settimana L'Easter Rising, "sollevazione di Pasqua" e prologo alla lotta per l'indipendenza, era già soffocata; del Post Office non restavano che i muri perimetrali e nemmeno gli edifici intorno erano troppo in salute: l'elegante Hotel Metropole lì accanto era letteralmente crollato e con esso il negozio di pipe e tabacco a pianterreno. Qualche tempo dopo, sui giornali di Dublino, apparve un singolare annuncio: "La cattura di Fort Kelly". Nessun nuovo combattimento per fortuna, ma una semplice transazione economica: la società Kapp & Peterson titolare del negozio distrutto s'era procurata una nuova sede. Gli eventi della Pasqua 1916 avevano colpito anche un edificio in mattoni, sempre su Sackville Street ma all'angolo con Bachelor's Walk sulla sponda del fiume Liffey, a tutti noto come Kelly's o Kelly's Corner perché sede di M.Kelly & Son, produttori d'articoli da pesca. Anche Kelly's era molto danneggiato ma recuperabile: pressati dalla necessità, fiutata la ghiotta occasione, i signori del fumo avevano sloggiato quelli della pesca. E l'edificio cambiava nome. "Business as usual" proclamava l'annuncio: presto, al nuovo Kapp & Peterson Corner, i clienti avrebbero ritrovato le ottime pipe e l'ottimo tabacco che già conoscevano.
Il Post Office è da tempo restaurato mentre dov'era il Metropole Hotel, prima ricostruito e poi demolito, sorge oggi un palazzo moderno. Il nome della via, la principale di Dublino, è ora O'Connel in onore d'un nazionalista ottocentesco; attraverso successivi e dolorosi passaggi gran parte dell'isola d'Irlanda è diventata una Repubblica membro dell'Unione Europea. Il negozio di pipe e tabacco s'è spostato a Sud oltre il fiume. Nel 2015 la Società festeggerà i 150 anni d'una lunga storia, fra le più lunghe di tutte. Per l'occasione uscirà un libro ufficiale che ne chiarirà tanti aspetti, ma fin d'ora vogliamo parlarne riservandoci un aggiornamento a libro pubblicato.
Tutto inizia più o meno nel 1865 quando due fratelli originari di Norimberga, Frederick e George Kapp, arrivano a Londra. L'anno seguente risultano già nei locali registri quali fabbricanti di pipe Meerschaum o "schiuma di mare" con sede in Dean Street, quartiere di Soho; attorno al 1868, però, si dividono. Restano entrambi a Londra fino al 1874, poi Frederick sposta la sua giovane famiglia e l'attività a Dublino dove, nel negozio aperto in Grafton Street, vende pipe sia in schiuma di mare che in radica. George, rimasto a Londra, continua a produrre pipe per altri dieci anni fino alla conclusione della sua esistenza.
Meerchaum e radica, dunque; ma non è un caso che all'inizio di questa vicenda (1865) appaia solo la schiuma di mare. Nota fin dall'antichità, questa si era rivelata ideale per le pipe solo all'inizio del Settecento; le prime vere manifatture erano sorte attorno al 1767 in Turingia, nella città di Ruhla , ma fino al 1830 di questi oggetti da fumo se n'erano prodotti e venduti solo piccoli quantitativi. Il loro lancio internazionale avvenne a Londra, patria del tabacco, alla grande Esposizione del 1851; e forse non è un caso che Norimberga, a poche centinaia di chilometri da Ruhla, fosse la città d'origine dei fratelli Kapp; i quali approdarono sul Tamigi qualche anno dopo l'Esposizione portando probabilmente una discreta esperienza proprio nel campo di quelle pipe nuove e desiderate. In quanto alla radica, in fatto di pipe questa è ben più giovane della schiuma di mare: il suo utilizzo in abbinata al tabacco inizia negli anni Cinquanta dell'Ottocento. Quando nel 1874 Frederick s'insediò in Grafton Street a Dublino questo materiale era ancora una eccitante primizia; ma perché Kapp aveva scelto l'Irlanda? Forse la risposta sta nel fatto che nella Londra del 1876 operavano ben trenta fra fabbricanti e importatori di Meerschaum mentre Dublino era un mercato tutto da conquistare. Proprio in quegli anni iniziava a svilupparsi a Norimberga un importante centro per la produzione di pipe in radica, e certo Frederick non aveva perduto i rapporti con la sua città; ma i principali legami dovette poi stringerli con la capitale mondiale del ciocco: il centro francese di Saint-Claude.
Charles Peterson invece veniva da Riga, oggi capitale della Lettonia, allora inglobata nell'Impero russo: città baltica viva e animata, anche di pipe e fumatori come tutti i porti aperti ai traffici e agli stranieri. Era circa l'anno 1876 quando Charles arrivò a Dublino, si presentò al negozio di pipe in Grafton Street e Frederick Kapp lo assunse col compito di far pipe in radica su ordinazione. Che questo ventiquattrenne avesse già qualche specifica esperienza appare quantomeno probabile; in ogni modo si rivelò presto un esperto diventando in pochi anni una delle colonne dell'attività. Quando poi, fra il 1881 e il 1882 morirono prima Frederick e poi la sua vedova, si ritrovò a gestire tutto in prima persona (la società si chiamava ora "Kapp Brothers") rispondendo a un esecutore testamentario tutore di due bimbi di 10 e 12 anni. Quando questi furono in grado d'inserirsi negli affari uno dei due, Christian, decise di rinunciare: la sua quota fu rilevata dal fratello Alfred e da Charles Peterson. Attorno al 1893 la ragione sociale divenne "Kapp & Peterson".
Intanto alla Kapp & Peterson si lavorava ad approfondire una precisa idea di pipe belle, ben funzionanti e solide, oggetti che una persona comune potesse permettersi e che rendessero la fumata particolarmente confortevole. A partire dal 1891 la particolare attenzione agli aspetti funzionali, gli sforzi per arrivare a una pipa tecnicamente perfetta portarono a una serie di brevetti. Il Peterson System consisteva (e consiste) in un particolare disegno delle cavità interne del cannello e del bocchino: cambi di direzione, allargamenti, restringimenti fanno sì che il fumo aspirato dal fornello si espanda e condensi rilasciando anche molte impurità nella prima parte del percorso, dove un apposito serbatoio raccoglie tutto. La particolare forma dell'imboccatura (P-lip, brevetto 1898) e la direzione data al piccolo foro d'uscita fanno sì che il fumo vada verso il palato e che la lingua possa comodamente adagiarsi senza fastidi nella parte concava inferiore della bocca. Il System ebbe subito un buon successo anche se, come è naturale, non tutti i fumatori ne furono entusiasti. Anche il P-lip ha i suoi detrattori, secondo i quali quanto viene risparmiato alla punta della lingua si scarica poi sul palato dando luogo a qualche inconveniente. Per i sostenitori, invece, il fumo caratteristico del System è fresco e morbido, grazie al P-lip certi pizzicori alla lingua sono solo un ricordo. In ogni modo questo complesso di brevetti, perfezionati fino a circa il 1905, procurò fama alle pipe Peterson e contribuì anche a una loro inconfondibile caratteristica: per poter ospitare i percorsi interni del System il cannello doveva avere il giusto spessore, donde una decisa impressione di solidità. E' questa la base del canone estetico Peterson: un corpo ben massiccio.
Un'idea di come fossero le pipe Kapp & Peterson di fine Ottocento viene da un catalogo risalente a circa il 1896: forme sobrie, funzionali con concessioni al fornello figurato solo in copertina; sobria anche l'unica meerschaum proposta; non mancano alcune interessanti "extra large". Si ordinava la pipa abbinando il fornello più o meno diritto o arrotondato a un bocchino, ottenendo modelli diritti billiard o variamente curvati bent. Interessante raccordo col mondo delle pipe di gesso sono i fornelli in radica dotati di sperone. Le tre diverse categorie di prezzo permettevano a tutti l'acquisto d'una pipa di qualità: con la prima si avevano maggiori possibilità di scelta fra diverse tipologie di bocchini foggiati a mano e un'elegante fascetta in argento caratterizzava il fondello; nella seconda il bocchino era ricavato per fusione; nel terzo la parte decorativa metallica era nichelata. Ma indipendentemente dal prezzo, a tutti erano offerte la praticità e la solidità del Peterson System. Un annuncio pubblicitario dell'epoca recitava: "The thinking man smokes a Peterson's patent pipe": l'uomo razionale fuma pipe con brevetto Peterson. Quest'idea di pipe robuste e belle, abbinata a un forte senso di continuità, ha sempre connotato la produzione dell'azienda. Nemmeno la politica dei prezzi è sostanzialmente mutata nel tempo: ancor oggi rimangono le diverse categorie; i prodotti più economici sono comunque di buon livello; quelli di punta non raggiungono le alte cifre che per altre marche sono la norma. Il System è tuttora in produzione: se ne avvalgono un solo un modello del tipo diritto e numerosi del tipo curvato; l'imboccatura palatale P-lip, invece, caratterizza ancor oggi gran parte dei bocchini.
Da quasi centocinquant'anni Kapp & Peterson opera in terra d'Irlanda dando lavoro a tanta manodopera locale. Pur provenendo da altri Paesi, i fondatori si radicarono fortemente nell'isola condividendone la mentalità pratica e legata alla tradizione che la contraddistingue. All'indomani dell'Easter Rising apparve su quelle pipe la punzonatura "Made in Ireland": forse per convinzione, forse per esigenze di marketing il figlio del bavarese e il russo di Riga si pronunciavano indirettamente per la futura indipendenza. Frederick Henry Kapp figlio di Alfred entrò in ditta nel 1914, Charles Peterson morì ad Amburgo nel 1919. A pochi decenni dall'esordio la società era già nota in diverse parti del mondo, oggi vende dappertutto e continua a produrre (delegando a terzi parte del lavoro) una cospicua quantità di pipe; il nome Kapp rimane nella ragione sociale ma, come già era evidente a fine Ottocento, le pipe sono "Peterson" e basta.
Dopo la morte di Frederick Henry Kapp (1972) la società è passata di mano più volte. Erano anni difficili per le pipe, assediate dalle sigarette, mentre l'affacciarsi degli artigiani free-style metteva in crisi proprio quei grandi produttori che su classicità e continuità avevano puntato tutto. Ma l'ennesimo cambio di proprietà avvenuto nel 1991 aveva in sé una promessa di rinnovamento: Tom Palmer, uno dei nuovi titolari, era un grande amatore ed esperto di pipe. Dopo che, nel 1995, ebbe rilevato le quote degli altri soci, si mise subito al lavoro per riprendere la rotta. Da allora la politica Peterson è mutata, ma solo in parte. Sotto l'impulso di Palmer si è molto diversificata la produzione: "la pipa è un prodotto di consumo, e ciascun cliente ama vedere qualcosa di nuovo" spiega il nuovo titolare. Ma aggiunge che i nuovi modelli conservano in gran parte quei canoni estetici e di qualità che la produzione Peterson ha sempre rispettato. Anche la scelta di denominazioni irlandesi e decorazioni che richiamano motivi celtici conferma la tradizionale sintonia con l'Isola Verde.
Passando da Dublino, chi ama la pipa non può sottrarsi a un "pellegrinaggio" al negozio Peterson of Dublin, in Nassau Street. Troverà pipe, tabacchi, atmosfera; e in più un prudente spirito innovativo che però non tradisce quel motto mai dimenticato: "The thinking man smokes a Peterson pipe".
Un ringraziamento particolare a Tom Palmer per il contributo dato alla realizzazione di questo articolo
Milano, settembre 2013