Imporre un marchio ai fumatori di pipa non è uno scherzo. Difficile, affollato, competitivo è il campo di gara; per farcela c'è un solo modo: esser ancora più incontentabili dei clienti, ancor più veloci e brucianti di un'auto da competizione.
Bentley non è un marchio nuovo. Negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso era visibile e riconoscibile su pipe superbe, di taglio classico e finiture perfette, nate in Germania dalle idee scattanti d'un grande Maestro: Former. Oggi Bentley ritorna e fa subito il botto.
Oliver e Hans-Martin Schuster, cugini, sono la sesta generazione d'una dinastia di fabbricanti di sigari che da fine Ottocento opera nella città tedesca di Bünde, rinomata per questo prodotto. Già da tempo l'idea d'allargar lo sguardo verso il mondo delle pipe era nei loro pensieri quando nel 2010 una serie di eventi li mise in contatto proprio con Bentley. Fu amore a prima vista, ma acquisire un marchio è solo il primo passo d'un lungo cammino.
Un marchio è qualcosa di vigoroso e insieme di delicato. Farlo crescere e prosperare dipende dalla cura con cui lo si sviluppa e lo si interpreta. Bentley andava soprattutto capito partendo dalle sue implicazioni psicologiche, dalla sua storia. Importante era rendersene consapevoli attraverso i colori, i materiali, ma soprattutto individuando quel "qualcosa" di inesprimibile che al marchio dà vita e dal marchio si trasmette. Chi meglio di Former, che l'aveva fatto nascere, poteva trasmettere agli Schuster la passione, l'incredibile idea di precisione che animano Bentley? Dopo tante ore trascorse col Maestro, quando ormai le idee erano chiare, dovevano ancora trovare il degno partner per una sfida così dura ed eccitante: entusiasta del progetto, la famiglia Gubbels ha accettato di curare la produzione, a partire dal design delle nuove Bentley.
Oggi Bentley, non è solo pipe: è anche tabacco, sigaretti, sigari, addirittura Rum. Nuovo logo, nuove forme, nuove suggestioni: il tutto con la complicità d'un designer di automobili. Per le pipe, tre modelli tutti nuovi in tre diverse finiture. Forme rombanti e insieme classiche, con decisi particolari in alluminio. Generose come purosangue, sensibili come artisti, seducenti come sirene, sono pronte al confronto, alla sfida ogni momento. Ma l'estrema attenzione al dettaglio si percepisce in tutta la gamma: nella scelta dei materiali o degli ingredienti, nelle tecnologie di produzione, nei fasti d'un packaging pensato per esser coerente fino all'inverosimile ai diversi prodotti che avvolge contiene e presenta.
Bentley è sulla linea di partenza. I fumatori già applaudono, al traguardo qualcuno agita una bandiera a scacchi.
Un ringraziamento particolare Martin Schuster e Elbert Gubbels per il contributo dato alla realizzazione di questo articolo
Milano, maggio 2014