Un russo giunto dall'Austria apre un piccolo laboratorio a Londra, assume gente, si amplia, acquisisce clienti importanti, poi lascia al figlio e questi è degno del padre. Dopo le bombe si ricomincia; un tedesco venuto dall'America rileva l'antica azienda, le cambia volto, a sua volta la vende. L'illustre acquirente trasferisce tutto, cede il marchio e poi lo riacquista... Detta così la storia d'un gigante come Charatan si riduce a ben poco; ma è questa in pillole la vita delle aziende: alti e bassi, svolte, sorprese buone e cattive, urgenze ed emergenze, e mai trascurare i desideri del cliente. Il quale pensa solo a scegliere belle pipe e a farne buon uso; ma quando e se il suo insieme di arnesi da fumo si evolve in collezione, sceglierli e fumare non basta più. Moltiplica il numero degli esemplari, vuol analizzarne ogni segreto, individuarne per quanto possibile il momento e il contesto di produzione; ma per far ciò ha bisogno di riferimenti che raramente le Case possono fornire: gli archivi antichi non più funzionali alla vita delle aziende, oltre che di incendi e altre sciagure, patiscono i guasti dell'abbandono e dell'incuria. Ma i collezionisti non demordono: intrecciano reti, si scambiano dati, si trasformano in cacciatori di cataloghi, topi di biblioteca e di internet, archeologi della pipa capaci di far parlare un esemplare attraverso particolari talmente minuti che per i più nemmeno esistono.
Solo da alcuni decenni le Case hanno un occhio di riguardo per i collezionisti: proprio pensando a loro, e per incrementarne il numero, sfornano metodicamente pipe di carattere e accattivanti serie. Prima, salvo eccezioni, il pubblico pensava solo a fumare e i produttori a fabbricare e vendere; facevano scelte funzionali, logistiche, commerciali in base a pratiche esigenze, non certo chiedendosi se queste potessero o meno agevolare le future ricerche dei collezionisti. Il ben noto codice di Dunhill da cui si risale all'anno di produzione è oggi una manna per chi colleziona; per la Casa era solo il mezzo per capire se una pipa era coperta o no dalla garanzia annuale. Charatan non appose mai codici del genere per il semplice fatto che ai clienti assicurava la garanzia a vita: circostanza ottima per costoro, meno favorevole per chi oggi cerca e colleziona le Charatan. Ma questi autentici eroi non si scompongono: macinare indizi labili e sfuggenti è la loro attività preferita.
Le movimentate vicende societarie hanno fatto la loro parte nel disperdere i dati, ma ancor più contribuì a complicar le cose la stessa singolare atmosfera di quel laboratorio. Almeno fino all'avvento di Lane, fra quei Maestri, le procedure di routine erano mal viste: l'apposizione di precisi marchi e sigle faceva sì parte del lavoro ma era l'ultima delle cose che essi avevano in mente; e non sempre tutto andava per il verso giusto. Quando prima Lane e poi Dunhill cercarono di "metter ordine" ottennero sì qualche risultato, ma solo sottraendo a quel magico ambiente parti consistenti della sua magia. Lo stesso Lane, peraltro, nella sua comprensibile ansia di ingolosire i clienti, moltiplicò a tal punto i modelli e i gradi di qualità da provocare problemi seri a chi cerca oggi di capirci qualcosa. C'è poi chi si complica ancor più la vita non accontentandosi di guardare a determinati periodi o tipologie ma cercando pezzi che portino il "segno" di questo o quel noto artigiano. Di pipa in pipa, indizio dopo indizio, si lanciano sulle tracce di Reuben Charatan, di Ken Barnes, di Barry Jones; da dettagli che solo loro conoscono tentano di distinguere tra le produzioni di Mansell Street, Prescot Street, Grosvenor Street... I collezionisti "top" son fatti così: più l'impresa è difficile e più ci prendono gusto.
Chi invece mette insieme una collezione "normale" di pipe Charatan ha bisogno innanzitutto di collocare qualche boa nel mare fin troppo esotico variegato e sorprendente di questa produzione, partendo proprio da quelle movimentate vicende societarie di cui si è detto.
I PERIODI
La prima cosa che viene in mente è dividere in due la storia Charatan scegliendo come confine il 1962, quando la vedova di Reuben cede a Herman Lane: primo periodo, la famiglia - secondo periodo, gli altri. Ma così facendo si trascura il fatto che la gestione Lane è un importante periodo di passaggio: Charatan non è più in mano ai Charatan però mantiene la sua autonomia societaria, mentre dopo l'acquisto di Dunhill verrà sciolta in una realtà ben più grande e ridotta velocemente a marchio. Dunque tre periodi: la famiglia, Lane, da Dunhill a Dunhill. Un domani si potrà forse dividere in quattro: la famiglia, Lane, gli anni difficili, la risalita con Dunhill; ma il virtuale quarto periodo, iniziato da pochi anni, è oggi ancor troppo breve per doverlo considerare separatamente.
Prima di considerare in dettaglio i periodi e le ere facciamo una precisazione generale, coerente con quanto già detto sulla particolare complessità della produzione Charatan: i dati che siamo in grado di fornire, sintesi delle ricerche di alcuni studiosi, sono necessariamente parziali e passibili di future rettifiche e integrazioni.
PRIMO PERIODO: LA FAMIGLIA - dal 1873 (circa) al 1962 (circa)
I limiti temporali sono entrambi labili: appurato che il 1863 è poco credibile come anno d'inizio attività, è pur vero che il 1873 è data approssimata. Il 1962 è l'anno in cui Herman Lane acquisisce la proprietà; ma non si può ignorare che questi aveva già molta voce in capitolo presso Charatan dal 1955 quando ebbe l'esclusiva per l'America o addirittura dai primi anni Cinquanta: anche il 1962 è dunque data approssimata. Il primo periodo si divide in due ere:
Prima era: Frederick Charatan - 1873 (circa) - 1910
- La produzione era ridotta, queste pipe si usavano per tutta la vita: trovarne una è davvero un caso fortunato.
- Frederick concepì un semplice logo componendo le iniziali delle parole Charatan Pipes: una "CP" in cui la P è spostata verso il basso; il gancio inferiore della C penetra nella pancia della P. Il tratto è molto sottile.
- Sono pipe (salvo eccezioni) molto piccole (corrispondenti alle Dunhill dei gruppi 1 o 2).
- Bocchino. Possibile sia d'ambra o corno, oltre che di ebanite. La forma è a sella oppure conica. Vi è impresso (ma a volte manca) il logo "CP".
- Cannello. Vi sono impressi la sigla dello "shape" (forma) e la stampigliatura "CHARATAN'S MAKE LONDON ENGLAND" su due righe. Questa scritta potrebbe significare semplicemente "prodotta da Charatan..." ma secondo gli esperti quel "make" ha una funzione più pregnante: preciserebbe che quell'oggetto è frutto del lavoro di artigiani che realizzavano tutto a mano. Una finezza, che in seguito Herman Lane decise di superare esplicitando il messaggio
Seconda era: Reuben Charatan - 1910 - 1962 (circa)
- Nel 1962 vi è il passaggio di proprietà dalla famiglia Charatan ad Herman Lane, ma perlomeno a partire dal 1955 questi influì in maniera crescente sulla produzione.
- Le pipe sono in gran parte più grandi delle precedenti e corrispondono alle Dunhill fino al gruppo 5. Sono leggermente meno rare ma comunque difficili da trovare.
- Bocchino. In genere di ebanite, sempre a sella o conico. Porta salvo eccezioni il logo "CP" sempre a tratto sottile. Marchio Underboar (vedi più oltre) quando necessario.
- Cannello. Sigla dello shape, scritta "CHARATAN'S MAKE LONDON ENGLAND" su due righe. A partire dal 1955 sugli esemplari destinati al mercato americano (ma non su tutti) vi è anche una "L" maiuscola calligrafica (simile al simbolo della Sterlina) inserita in un cerchio: "L" come Lane: l'importatore.
Sempre sulle pipe destinate all'America compare, a partire dal 1958, la nuova scritta voluta da Lane per "esplicitare il messaggio": "MADE BY HAND".
- Rientra in questo periodo una serie particolare di pipe: la Underboar. Produzione: dal 1920 al 1930 circa. Al bocchino era collegato uno stantuffo in duralluminio che si inseriva in una cavità del cannello: serviva allo smaltimento delle impurità della fumata. Un apposito marchio sul bocchino contrassegnava queste pipe, presentate in un catalogo a parte.
SECONDO PERIODO: HERMAN LANE - 1962 (circa) - 1976
Mentre nell'ultima parte del primo periodo Lane influisce solo sulla produzione a lui destinata, dal momento dell'acquisizione (dunque con il periodo Lane) ha voce in capitolo anche sul resto. Tuttavia, in una prima fase, i mutamenti rispetto al periodo Charatan non sono rilevanti. Solo dopo la chiusura della Ben Wade e il trasferimento a Londra dei suoi macchinari Lane accelera nei mutamenti, spingendo di più sul pedale del marketing. Per questo motivo è opportuno suddividere il periodo in due distinte ere. Per comodità di classificazione la loro numerazione è resa indipendente dai periodi.
Terza era: Lane pre chiusura Ben Wade - 1962 (circa) - 1965
- Questi anni possono esser considerati una sorta di continuazione del decennio precedente: Wade influisce sempre più sull'attività Charatan ma senza troppo tradirne lo spirito.
- Come per le precedenti, la grandezza delle pipe arriva fino a quella delle Dunhill gruppo 5. La rarità invece è molto minore.
- Bocchino: salvo eccezioni è in ebanite. Mai conico, a volte a sella, il più delle volte a doppia sella denominato Double Comfort. Per capire com'è fatto bisogna partire da quello a sella, il quale s'innesta sul cannello in perfetta continuità e poi si assottiglia passando a una sezione schiacciata. Nel Double Comfort questo assottigliamento si verifica una seconda volta prima dell'imboccatura passando a una sezione ugualmente schiacciata ma più piccola. L'introduzione di questo bocchino si data di norma all'inizio della terza era, ma anche questa potrebbe essere un'approssimazione: alcuni studiosi la pongono alla fine o addirittura poco prima dell'inizio della Seconda Guerra Mondiale. Sul bocchino è il logo Charatan (CP) con un tratto più forte di quello delle ere precedenti.
Cannello: Se il bocchino è Double Comfort, la sigla indicante lo shape è seguita da "DC"; in caso contrario la sigla è seguita da "X". Per le pipe destinate al mercato americano, Logo Lane con L calligrafica inserita in un cerchio. Scritta "CHARATAN'S MAKE - LONDON ENGLAND" su due righe. Su alcuni modelli, sempre sul cannello: scritta "MADE BY HAND".
Quarta era: Lane post chiusura Ben Wade - 1965 - 1976
- L'introduzione dei macchinari Ben Wade provocò mutamenti sensibili. Alcune pipe di minor qualità conservarono la denominazione Charatan, altre furono marchiate Ben Wade. La produzione fu delegata anche ad altri: probabilmente alla fabbrica britannica Willmer, Sicuramente al laboratorio danese di Preben Holm. Tutte queste circostanze e altre che aggiungeremo diedero luogo a una notevole confusione e disomogeneità delle pipe prodotte. Il rigore complessivo del precedente "British Style" rimase solo un ricordo.
- Caratteristiche simili alle precedenti pipe salvo che:
- Cannello. Scritta "CHARATAN'S MAKE - LONDON ENGLAND" su tre righe. La scritta
"MADE BY HAND in City of London" su tre righe fu adottata solo per sei mesi dell'anno 1965; poi si passa alla stessa scritta (sempre su tre righe) "Made by Hand - In - City of London".
TERZO PERIODO: DA DUNHILL A DUNHILL - 1977 - oggi
- L'acquisizione da parte di Dunhill avvenne nel 1976; però nei primi mesi, ultimi di quell'anno, nulla mutò della precedente situazione: per questo iniziamo il periodo con il 1977. I cambiamenti furono prima graduali e poi drastici, quando nel 1982 Dunhill chiuse il laboratorio londinese trasferendo tutto a Walthamstow; e qui si pone il passaggio fra la prima e la seconda era Dunhill. Seguono l'era James B. Russel e la terza era Dunhill, che inizia dalla riacquisizione del marchio.
Quinta era: prima Dunhill - 1977 -1981
- Molte caratteristiche sono simili alla precedente produzione, salvo alcuni particolari.
- Bocchino: il logo CP rimane invariato (la C penetra nella P) fino alla fine del 1980 circa. In seguito la compenetrazione non si riscontra più.
- Cannello. La "L" di Lane rimane sulle pipe destinate al mercato americano: Lane ha ceduto il marchio ma rimane importatore negli USA. Alcuni sostengono che la "L" resta solo fino al 1980 ma è questione da verificare. Fino al 1979, scritta "Made by Hand in City of London" su tre righe in caratteri corsivi; poi scritta "CHARATAN'S MAKE LONDON ENGLAND" su tre righe. In appendice alla sigla dello shape, la X o la "DC" rispettivamente in caso di bocchino a sella (raro) o Double Comfort. E' importante controllare che la "DC" non sia disassata rispetto alla sigla dello shape: se lo è significa che la pipa è di produzione precedente e la "DC" è stata aggiunta in un secondo tempo.
- Cannello. Alcune pipe prodotte circa nel 1978 recano sul cannello la scritta "Chippendale". Si tratta di esemplari prodotti da Charatan (Dunhill) per Tinderbox, una catena americana di negozi di articoli da fumo.
- Bocchino. Le pipe Chippendale prodotte nel laboratorio Charatan sono una selezione della linea Belvedere (ne parleremo più oltre); al posto del classico "CP" appare sul bocchino il logo "CD".
Sesta era: seconda Dunhill - 1982 -1987
La chiusura del laboratorio di Grosvenor Street è salutata con tristezza dai giornali specialistici dell'epoca. Anche se non segna il confine fra due periodi è indubbiamente un punto di cesura e non ritorno. Da quel momento i cambiamenti sono pesanti, ma hanno poche ripercussioni sugli indizi che qui stiamo esaminando. Ecco quelli che caratterizzano queste pipe differenziandole dalle precedenti.
- Bocchino. Il logo CP è del nuovo tipo: la C non penetra più nella P.
- Cannello: rimane la scritta "CHARATAN'S MAKE LONDON ENGLAND" su tre righe. Secondo alcuni esperti sparisce la "L" di Lane, ma rimane il fatto che Lane rimarrà importatore fino alla cessione a Russel alla fine di questa era.
Settima era: James.B. Russel - 1988 - 2001
- La produzione migra in Francia.
- Bocchino di tipo Double Comfort. Oltre al logo CP nuovo tipo (la C non entra nella P; è impresso in maniera più netta che non in precedenza) vi è a volte la scritta "FRANCE".
- Cannello. Scritta "CHARATAN of London" ("of London" in corsivo) cui si unisce a volte la scritta "FRANCE". Scompare definitivamente e senza ombra di dubbio la "L" di Lane.
- Per maggiore chiarezza: la scritta "FRANCE" non compare su tutte le pipe. Quando compare (una sola volta per ogni pipa) è impressa o sul bocchino o sul cannello.
Ottava era: terza Dunhill - 2002 - oggi
Per ora, sulla storia di queste nuove pipe, non c'è bisogno di dire molto: basta andare sui siti e sfogliare i cataloghi. Ancor meglio: basta acquistare le pipe. Per completezza, però, osserviamo il ritorno sul bocchino del logo CP con la c che entra nella P e (sul cannello) della scritta "CHARATAN'S MAKE LONDON ENGLAND". Charatan è tornata.
SINTESI
Prendiamo ora il discorso da un altro punto di vista, guardando a come il bocchino e il cannello si evolvono attraverso il tempo:
Bocchino. Alle origini è, oltre che di ebanite, d'ambra o di corno. Fin dalla seconda era rimane (salvo eccezioni) solo d'ebanite. In quanto alla forma, nella prima e nella seconda era (eccetto gli ultimi anni) è conico o a sella. Il Double Comfort arriva negli ultimi anni della seconda era e presto si impone in gran parte delle pipe come caratteristica precipua Charatan. Il bocchino conico sparisce, salvo rarissimi casi di serie speciali; quello a sella rimane a lungo in una minoranza di esemplari ma, con la sesta era, sparisce anch'esso. Sul bocchino il logo CP, nel quale La C entra nella P fino al 1980 circa. Ritorna a entrare nella P nell'ottava era. Nelle due prime ere l'impressione del logo è fine, poi diventa più marcata. Nella settima i caratteri sono più netti. Ma le varianti di questo logo sono in realtà molte e portano gli specialisti a osservazioni ultra accurate, distinguendo addirittura (con mentalità quasi filatelica) fra i diversi punzoni in uso contemporaneamente in una determinata epoca; ma ci asteniamo dal seguirli in questi encomiabili sforzi.
Cannello. Le scritte "istituzionali", la loro grandezza e forma variano più o meno percettibilmente di era in era e anche nel corso di singole ere. La scritta "MADE BY HAND" entra in uso circa nella terza ma non su tutte le pipe. Dalla terza in poi la sigla dello shape è seguita da una X nel caso di bocchino a sella e pure nei casi rarissimi di bocchino conico; in caso di bocchino Double Comfort, la sigla dello shape è seguita da "DC". La L di Lane appare per la prima volta ai tempi dell'esclusiva per gli USA. Da allora, e durante le due ere Lane, dovrebbe comparire sempre e solo sulle pipe destinate al mercato americano ma di fatto si riscontrano sia pipe esportate in America senza la L che pipe vendute in Europa con la L. Quando Lane vende a Dunhill rimane importatore per gli USA e infatti resta (perlomeno per un certo periodo) la sua L sulle pipe. Della L si perde ovviamente ogni traccia quando Dunhill vende a James B. Russel.
GRADI DI QUALITA'
Sul cannello non ci sono solo le scritte finora citate. Altre segnano l'appartenenza a determinate categorie connotate da criteri di qualità: anche da queste scritte è possibile ricavare indizi. Fino all'arrivo di Herman Lane i principali gradi di qualità erano quattro. Partendo dal più basso: Belvedere, Executive, Selected, Supreme. Lane non si limitò ad aggiungere in date diverse tutta una serie di gradi superiori a Supreme (dal basso: Supreme S, Supreme S100, S150, S200, S250, S300, Coronation, Royal Achievement, Crown Achievement, Summa Cum Laude; gli ultimi tre rarissimi e praticamente introvabili) ma inventò altre e diverse denominazioni cambiando pure i criteri di inserimento delle pipe nelle categorie e tipologie già esistenti prima di lui. Non approfondiamo, ma è evidente che la presenza di una scritta S100 o Coronation dimostra che la pipa è stata prodotta successivamente all'avvento di Herman Lane. Un discorso a parte merita la sigla FH, ovverosia Freehand: è sulle pipe commissionate al famoso laboratorio danese di Preben Holm.
Per il resto lasciamo agli specialisti il lavoro di esplorazione minuta di questa autentica giungla: impresa appena iniziata ma sicuramente capace di dare a chi vorrà contribuire una sequenza garantita di sorprese e soddisfazioni.
Milano, luglio 2014
Charatan Crown Achievement